Non solo degustazione di ricette tipiche della tradizione, custodite gelosamente e tramandate di madre in figlia, di generazione in generazione, ma anche una full immersion nel paesaggio naturale, con passeggiate tra i sentieri per respirare aria sana, lontani dallo smog della città.
Uno stile di vita semplice, con tempi rallentati, mentre a fare da cornice gli alberi secolari dei castagneti che si riversano sulle strade con lo spettacolo dei ricci che mostrano il loro frutto prezioso, tra i profumi del bosco e i colori vivaci dell’autunno.

La possibilità di farsi invadere dalla bellezza dell’area dei vecchi Mulini, l’oasi di Frassineto, la chiesa di San Gerardo a Capo Calvanico o decidere di salire ancora più su e spingersi fino a Pizzo San Michele.
Alla visione green e naturalistica, si aggiunge quest’anno il recupero del patrimonio storico-architettonico.
Il ricavato della kermesse sarà devoluto, infatti, per la ristrutturazione del complesso ecclesiale del S. S. Salvatore, luogo di culto che ha subito gravi danni durante il terremoto del 1980.

Ci saranno ovviamente gli stand enogastronomici, dove sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione a base di castagne e funghi, le paste fresche fatte a mano, i fusilli alla boscaiola con i porcini, il “mallone”, i secondi a base di carne, le caldarroste con il loro profumo inebriante e i dessert, tra cui il castagnaccio, i bignè e i tronchi sempre a base di castagne e nocciole.
Immancabile il calzoncello di castagne, dolce simbolo e fiore all’occhiello della terra calvanicense.

Non solo degustazione di ricette tipiche della tradizione, custodite gelosamente e tramandate di madre in figlia, di generazione in generazione, ma anche una full immersion nel paesaggio naturale, con passeggiate tra i sentieri per respirare aria sana, lontani dallo smog della città.
Uno stile di vita semplice, con tempi rallentati, mentre a fare da cornice gli alberi secolari dei castagneti che si riversano sulle strade con lo spettacolo dei ricci che mostrano il loro frutto prezioso, tra i profumi del bosco e i colori vivaci dell’autunno.

La possibilità di farsi invadere dalla bellezza dell’area dei vecchi Mulini, l’oasi di Frassineto, la chiesa di San Gerardo a Capo Calvanico o decidere di salire ancora più su e spingersi fino a Pizzo San Michele.
Alla visione green e naturalistica, si aggiunge quest’anno il recupero del patrimonio storico-architettonico.
Il ricavato della kermesse sarà devoluto, infatti, per la ristrutturazione del complesso ecclesiale del S. S. Salvatore, luogo di culto che ha subito gravi danni durante il terremoto del 1980.

Ci saranno ovviamente gli stand enogastronomici, dove sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione a base di castagne e funghi, le paste fresche fatte a mano, i fusilli alla boscaiola con i porcini, il “mallone”, i secondi a base di carne, le caldarroste con il loro profumo inebriante e i dessert, tra cui il castagnaccio, i bignè e i tronchi sempre a base di castagne e nocciole.
Immancabile il calzoncello di castagne, dolce simbolo e fiore all’occhiello della terra calvanicense.

Sagra della Castagna Calvanico

  • dal 04 ottobre al 06 ottobre
  • dal 11 ottobre al 13 ottobre
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