Il Palazzo S. Agostino, chiamato anche il Palazzo della Provincia come sede dell'amministrazione provinciale di Salerno, è uno dei principali edifici monumentali del centro storico e la parte anteriore si affaccia su via Roma, a vista aperta sul lungomare di Trieste, presso piazza Cavour.
Il palazzo prende il nome dal fatto che inizialmente era un monastero dedicato a Sant'Agostino. Nel 1309 ne fu iniziata l'edificazione su un terreno prospiciente il mare, dove vi era stata la piccola chiesa di Sant'Angelo a mare, dell'alto medioevo.
Con Napoleone il palazzo smise di essere religioso e venne ristrutturato da Gioacchino Murat, diventando un palazzo di due piani.

Dopo l'Unità d'Italia divenne sede della prefettura. Nel 1928 fu aggiunto un terzo piano ad esclusivo uso della provincia (i precedenti due piani rimasero sempre destinati alla prefettura). La Torre dell'orologio fu spostata all'angolo tra via Duomo e via Roma. La stessa facciata subì modifiche, con l'inserimento di due colonne nell'entrata. Negli anni del Fascismo, il palazzo ospitò il "Museo archeologico provinciale".

Nel 1943 il palazzo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati, perdendo un'ala (dove ora si trova piazza Sant'Agostino). Successivamente fu ristrutturato assumendo l'attuale aspetto negli anni cinquanta: da allora è destinato ad uso esclusivo degli uffici della provincia.

Il Palazzo S. Agostino, chiamato anche il Palazzo della Provincia come sede dell'amministrazione provinciale di Salerno, è uno dei principali edifici monumentali del centro storico e la parte anteriore si affaccia su via Roma, a vista aperta sul lungomare di Trieste, presso piazza Cavour.
Il palazzo prende il nome dal fatto che inizialmente era un monastero dedicato a Sant'Agostino. Nel 1309 ne fu iniziata l'edificazione su un terreno prospiciente il mare, dove vi era stata la piccola chiesa di Sant'Angelo a mare, dell'alto medioevo.
Con Napoleone il palazzo smise di essere religioso e venne ristrutturato da Gioacchino Murat, diventando un palazzo di due piani.

Dopo l'Unità d'Italia divenne sede della prefettura. Nel 1928 fu aggiunto un terzo piano ad esclusivo uso della provincia (i precedenti due piani rimasero sempre destinati alla prefettura). La Torre dell'orologio fu spostata all'angolo tra via Duomo e via Roma. La stessa facciata subì modifiche, con l'inserimento di due colonne nell'entrata. Negli anni del Fascismo, il palazzo ospitò il "Museo archeologico provinciale".

Nel 1943 il palazzo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati, perdendo un'ala (dove ora si trova piazza Sant'Agostino). Successivamente fu ristrutturato assumendo l'attuale aspetto negli anni cinquanta: da allora è destinato ad uso esclusivo degli uffici della provincia.

Palazzo Sant'Agostino

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