Il castello del Mercato San Severino è il secondo castello italiano per estensione, ed è composto da un primo nucleo longobardo, un secondo normanno e infine uno svevo. Ad ognuno di essi è attribuibile una cinta muraria, rimaste quasi tutte intatte. La sua estensione originaria era di 350 per 450 metri, per una superficie totale di 157 500 metri quadrati, corrispondenti a ben tre campi da calcio. Fu prima di proprietà dei Sanseverino, poi degli Aragona, per poi essere abbandonato a causa della partecipazione dell'ultimo Sanseverino alla congiura dei Baroni contro Ferrante. Conserva ancora in parte la cappella e la chiesa.

Lungo la zona meridionale, la cinta del castello non presenta l'alto muro continuo delle fortificazioni superiori, ma una serie di torri quadrate.
Le caratteristiche della cinta ne consentono una sicura datazione. Le torri sono di età sveva , quando nell'Occidente castellano si impose questa particolare tipologia voluta da Federico II. Il conte Tommaso I di Sanseverino deve ritenersene l'ispiratore, e il tutto va inquadrato in quegli anni (1230 - 1245) di imperfetta tregua politico - militare tra gli Svevi e i Sanseverino .
Verso la città, la serie delle torri doveva terminare con un'altra opera, probabilmente anch'essa quadrata, poi sostituita nel 1350 circa col torrione cilindrico.

Il castello del Mercato San Severino è il secondo castello italiano per estensione, ed è composto da un primo nucleo longobardo, un secondo normanno e infine uno svevo. Ad ognuno di essi è attribuibile una cinta muraria, rimaste quasi tutte intatte. La sua estensione originaria era di 350 per 450 metri, per una superficie totale di 157 500 metri quadrati, corrispondenti a ben tre campi da calcio. Fu prima di proprietà dei Sanseverino, poi degli Aragona, per poi essere abbandonato a causa della partecipazione dell'ultimo Sanseverino alla congiura dei Baroni contro Ferrante. Conserva ancora in parte la cappella e la chiesa.

Lungo la zona meridionale, la cinta del castello non presenta l'alto muro continuo delle fortificazioni superiori, ma una serie di torri quadrate.
Le caratteristiche della cinta ne consentono una sicura datazione. Le torri sono di età sveva , quando nell'Occidente castellano si impose questa particolare tipologia voluta da Federico II. Il conte Tommaso I di Sanseverino deve ritenersene l'ispiratore, e il tutto va inquadrato in quegli anni (1230 - 1245) di imperfetta tregua politico - militare tra gli Svevi e i Sanseverino .
Verso la città, la serie delle torri doveva terminare con un'altra opera, probabilmente anch'essa quadrata, poi sostituita nel 1350 circa col torrione cilindrico.

Castello e Cinta Sveva

  • dove si trova
  • Via Emilio Coppola, Mercato San Severino (SA)
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